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martedì 14 febbraio 2012

..riflessioni al fine di confermare di voler essere un uomo libero

" /.../ il gioco è un'azione, un'occupazione volontaria, compiuta entro certi limiti di tempo e spazio, secondo una regola volontariamente assunta, e che tuttavia
impegna in maniera assoluta,che ha un fine in sè stessa ; accompagnata da un senso di tensione e gioia, e dalla coscienza di essere diversi dalla vita ordinaria.

(il gioco è un atto libero, un mondo provvisorio lontano dall'ordinario, è l'azione su cui si basa e si sviluppa la cultura e la ritualità anche sacra di un popolo, lo sviluppo dell'identità, il riconoscimento delle capacità e abilità).

/.../(il gioco inteso come) trascorrimento del tempo, (come) traduzione (di) passatempo è ammissibile però soltanto quando ci si trasferisce nella concezione
aristotelica del contrasto: lavoro - tempo libero. /.../ dice Aristotele [Politica VIII 1337 b] /.../la natura stessa esige che noi sappiamo solo lavorare bene, ma anche oziare bene. Perchè l'ozio è il principio di tutto. L'ozio è preferibile al lavoro e allo scopo suo.

/.../ l'esenzione dai lavori salariati, goduta dall'uomo greco libero, gli dà la possibilità di mirare allo scopo della sua vita dandosi ad un'occupazione nobile ed educativa. La questione è dunque come occupare il tempo libero. non giocando perchè i giochi servono come una ricreazione al lavoro, una medicina. /.../ (mentre) l'ozio (ha) in sè godimento e felicità e gioia di vivere. e codesta felicità /.../ è scopo di vita.

il godimento è massimo quando l'uomo che gode si presenta dal lato migliore e la sua aspirazione è più nobile. è chiaro dunque che per passare il tempo bisogna imparare e coltivare una cosa non per necessità di lavoro, ma per il suo merito intrinseco."

dal libro HOMO LUDENS di J. Huizinga

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