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lunedì 16 settembre 2013

.. come futura mamma adottiva ho trovato questo articolo bellissimo e anche molto realistico.
http://www.tempostretto.it/news/riflessione-piccola-storia-figlia-nata-prima-madre.html
se avete tempo e voglia di leggerlo... ve lo consiglio, è breve.
i preamboli iniziali servono per far comprendere che chi racconta è uno specialista e quindi parla di un vissuto "vero" e non di fantasia con termini
da esperto.
a me pare una storia raccontata bene, una storia di vita vera vissuta.

Alcune persone che l’hanno si sono chieste “perché non parla del padre?” se anche a voi è venuta in mente questa domanda vi anticipo la mia
risposta: ci possono essere vari motivi che non conosciamo.
a volte ad esempio i bambini adottati e la mamma adottiva hanno più difficoltà a instaurare il rapporto di amore tra loro proprio perché soprattutto la mamma
adottiva rappresenta simbolicamente la mamma che ha ferito, abbandonato, rifiutato il figlio.
col padre a volte è più semplice instaurare il rapporto.

è bellissimo poi il sottotitolo dell’articolo "Un invito alla riflessione ma anche uno spaccato su quei piccoli eroi quotidiani che cambiano le loro vite con gesti che nessuno verrà mai a conoscere". E la frase "..il racconto di "eroi semplici" che in silenzio cambiano il mondo (magari solo il loro), con pochi gesti che hanno una carica benefica sull'intera comunità, sul terreno comune, sul terreno di semina...".
C'è la volontà di far capire come la psicoterapia possa aiutare due binari paralleli a incontrarsi nel difficile percorso mondo adottivo.
trovo giusto il modo di raccontare dello psicoterapeuta che non è entrato in particolari privati della terapia e del passato di Sofia ma ha fatto solo un veloce e sintetico racconto
della nascita di un rapporto madre-figlia nell'adozione. Un rapporto che nasce realmente solo dopo l’incontro, col tempo, tra persone che sono già persone e non tra un feto e
una madre.
non è il caso trattato nello specifico importante ma il raccontare la difficoltà e la bellezza della nascita di un rapporto madre/figlia nell'adozione.
questo è il racconto sintetico di tutto un rapporto mamma/figlia. Una difficoltà di rapporto mamma/figlia.
E la bellezza di questo articolo sta proprio nelle parole della madre che accennano tutto il percorso adottivo così come è…
il desiderio e il bambino desiderato, il bambino immaginato, il bambino reale, la dura realtà.

lo trovo bellissimo, reale, duro ma anche pieno d'amore. forse lo leggo in questo modo e lo comprendo in fondo perché sono futura mamma adottiva e conosco questo percorso...non so.
insomma, l'avrete capito che a me questo articolo piace molto.

l'adozione è proprio questo: talvolta è una dura anche se bellissima realtà. La realtà di chi lotta ogni giorno contro il male sofferto dai propri figli. Contro il loro profondo “buio”.
L'adozione è un pugno nello stomaco..
Quando si abbracciano i nostri figli si pensa "ce l'ho fatta" e invece è da lì che parte tutto.
e una nuova famiglia deve nascere.
è per questo che quasi sempre nel primo anno di conoscenza dei genitori-figli adottivi ci si estranea dal mondo esterno, da parenti e amici.
c'è bisogno di tempo e pazienza per far nascere una famiglia adottiva. un tempo fatto di pazienza, di accoglienza, di rabbia, di amore, di conoscenza.

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